PEDIATRIA
INTEGRATA
Olistica, complementare, umana,
preventiva e scientifica.
Paola Cerutti M.D.
(Pediatrician, Acupuncturist)
7853 OMCeO
Perché
Pediatria Integrata?
Questo sito introduce nel 2018 in Italia per primo (senza il supporto di alcuna azienda farmaceutica) il concetto di "PEDIATRIA INTEGRATA", intesa come applicazione pediatrica della medicina integrata, ossia superamento dell'obsoleta distinzione tra medicina convenzionale e quelle che un tempo si chiamavano CAM (complementary and alternative medicine) e ora TCM (traditional and complementary medicine) o NCT (non conventional therapies) o medicine "naturali" (definizione superficiale e fuorviante). La pediatria si fonda doverosamente su anni di ricerca scientifica basata sull'evidenza statistica (EBM, evidence based medicine). Ma l'approccio sistematico passante per linee guida, percorsi, processi, procedure e protocolli ha creato una distanza emotiva tra il medico e il paziente, crescente, non sempre necessaria e spesso persino controproducente. Questo ha condotto noi medici ad operare purtroppo sempre più nell'ottica di una medicina difensiva (ossia che tuteli l'operatore sanitario da responsabilità medico-legali), che grava sull'economia sanitaria per eccesso di medicalizzazione e di prescrizioni e soprattutto si discosta sempre di più dalla necessaria ed auspicabile medicina PERSONALIZZATA.
...Si può integrare senza integralismi? Secondo noi sì.
Scopritelo in queste pagine
La necessità di personalizzazione degli interventi preventivi e dei trattamenti curativi è in realtà assolutamente percepita dal mondo scientifico, che, mediante le analisi panomiche (genomica, transcrittomica, proteomica, metabolomica) e la biologia dei sistemi complessi, sta mirando alla costruzione di una precision medicine, che comporti il massimo adattamento delle cure ad uno specifico individuo o ad una categoria di individui. Le basi di questa prospettiva sono sia le conoscenze farmacogenetiche crescenti sia la consapevolezza che insieme al nostri microbi (microbiota) costituiamo un microcosmo (siamo un olobionte) e insieme alla società e all'ambiente siamo un GRANDE SISTEMA BIOLOGICO INTERCONNESSO, a sua volta inserito in un macrocosmo non trascurabile.
Il punto di forza delle terapie complementari o tradizionali o non convenzionali, amate, diffuse, ricercate ed approfondite da un numero crescente di pazienti e di operatori sanitari, consiste proprio nella massima PERSONALIZZAZIONE DEL TRATTAMENTO e nella riduzione potenziale degli effetti collaterali iatrogeni. Si mira alla specificità della persona, alla sua storia e al suo vissuto. Si ambisce dunque ad una medicina "sartoriale" (tailored medicine) che valorizzi e distingua finalmente le caratteristiche e le esigenze individuali! Mentre l'approccio farmacogenetico, anch'esso sempre più personalizzato, è analitico, l'approccio OLISTICO, cui le terapie complementari si ispirano, prende in considerazione in modo più sistematico che l'essere umano sia composto da CORPO E MENTE, due parti di un tutto inscindibili, entrambe fondamentali e non trascurabili.
La capacità innata della mente e del corpo umano di lottare per la guarigione (o viceversa di "coltivare" la patologia) è nota da secoli e attualmente confermata dagli innumerevoli studi scientifici condotti dalle NEUROSCIENZE e dalla PSICO-NEURO-ENDOCRINO-IMMUNOLOGIA (PNEI), l'affascinante scienza che ha confermato anche in modo analitico le interconnessioni bidirezionali tra gli ambiti del nostro organismo e la nostra psiche, già empiricamente note o intuite dall'antichità.
Quante volte, in un'epoca di medicalizzazione che potrebbe essere molto più leggera e selettiva, si raccolgono nel racconto anamnestico del paziente sintomi fisici inspiegabili (MUS, medically unexplained symptoms), per i quali, nonostante gli accertamenti eseguiti risultano tutti nella norma, la persona soffre! Questi sintomi sono verosimilmente dettati dal perdurare di uno STRESS, sia esso fisico, metabolico, affettivo, emotivo (cefalee, insonnie, dolori addominali ricorrenti, disordini digestivi, disturbi cutanei, capogiri, palpitazioni, acufeni, ecc...). Questo si inquadra in situazioni di disturbi sistemici che si sono dimostrati essere affrontabili con successo dalla medicina integrata, nei bambini ma anche negli adulti!
Approfondendo le evidenze scientifiche sull'EPIGENETICA, stanno infine emergendo i meccanismi molecolari sottostanti alla modulazione della nostra programmazione genica. Si è quindi dimostrato come l'espressione dei geni che governano le funzionalità e i "destini" del nostro organismo sia modulabile mediante una RAGIONEVOLE INTEGRAZIONE tra: alimentazione, attività fisica, psicoterapie, tecniche comportamentali, tecniche meditative, discipline psicocorporee, tecniche manuali, medicine complementari e ove necessario farmaci.
Bilanciare le risorse psicofisiche dei nostri bambini rafforzandone il POTENZIALE DI GUARIGIONE significa salvaguardare loro stessi, il loro futuro, la nostra stessa natura umana, il pianeta. Questi concetti sono tra i più universalmente condivisi, indipendentemente da latitudini, culture, religioni e politiche sanitarie. Ci sono Paesi in cui l'obiettivo primario immediato è salvare vite e altri in cui ci si può permettere di alleviare sintomi di malattie acute e croniche, disponendo temporaneamente di maggiori risorse. In questi ultimi Paesi stanno crescendo le malattie croniche non trasmissive, quelle allergiche, autoimmuni ed oncologiche. Si sottolinea in questi casi l'importanza di attenersi alle terapie chimiche e farmacologiche sperimentate ed approvate, ma il cambio di paradigma epistemologico, secondo cui urge l'INTEGRAZIONE DELLA CURA con discipline complementari, comincia ormai ad avere solide basi scientifiche. I pazienti lo sanno. Noi medici dobbiamo esserne adeguatamente consapevoli, nonché competenti e formati. Ovviamente sarà necessario evitare da parte nostra ogni autoreferenzialità ed auspicare una umile ed equilibrata interdisciplinarietà, quanto più scevra possibile da conflitti dettati da interessi di parte.
La medicina integrata considera l'essere umano integro, capace di integrazioni di migliaia di segnali interni ed esterni, mediante complessi sistemi INTERDIPENDENTI, che operano una fine regolazione delle risposte organiche. Così funziona un sistema biologico complesso: informazioni e messaggeri si interfacciano tra loro alla ricerca di equilibri vitali.
Sarebbe auspicabile funzionassero così anche i sistemi sociali, incluso quello degli operatori della salute: integrare i sistemi di cura scientifici e affidabili in un dialogo aperto e produttivo ci eviterebbe alcuni integralismi ideologici parascientifici, pericolosi e deleteri come ogni eccesso che si discosti dall'equilibrio.
Inserire un sintomo in uno specifico contesto biografico ed emotivo consente di considerare la MALATTIA come un processo che interessa
- SIA LA MATERIA
- SIA L'ENERGIA
di cui siamo, secondo le conoscenze fisiche attuali, oggettivamente composti. La malattia coinvolge meccanismi biofisici, biochimici, epigenetici, cellulari, tissutali, organici e infine sistemici. La reversibilità di questi processi patogenetici è sempre minore con il passare degli anni.
"La medicina integrata
è la semplice
MEDICINA DELLA COMPLESSITA'."
(Paola Cerutti, pediatra e agopuntore)
"La malattia è
quasi sempre
un'OPPORTUNITA'."
(Paola Cerutti, pediatra e agopuntore)
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stilato il piano di sviluppo "WHO Traditional Medicine Strategy 2014-2023", in cui si legge: "Le medicine tradizionali e complementari sono una parte importante e spesso sottostimata della sanità (...). Le Medicine tradizionali, di provata qualità, sicurezza ed efficacia contribuiscono all'obiettivo di assicurare che tutta la popolazione abbia accesso alle cure (...) in maniera sicura, rispettosa, costo-efficace ed efficiente."
"When you touch one thing with deep awareness,
you touch everything."
- Lao Tzu
Sottolineiamo qui la necessità imprescindibile di affidarsi sempre solo a fonti verificate (prediligendo la letteratura scientifica indicizzata), quando si voglia approfondire la conoscenza delle terapie non convenzionali. Altrettanto ci preme sottolineare l'essenzialità di rivolgersi solo a professionisti preparati, adeguatamente formati, certificati, esperti e - possibilmente - capaci di ascolto e di equilibrata empatia. Solo così si potrà sconfiggere la ciarlataneria e la svalutazione dell'intera categoria di professionisti della salute che si occupano, con rigore deontologico e scientifico, di integrazione tra le diverse strategie di cura.
CENNI LEGALI
L’Accordo tra Stato, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano del 7 febbraio 2013 in tema di formazione dei Medici Chirurghi e Odontoiatri che esercitano l’agopuntura, la fitoterapia, l’omeopatia, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281, e la successiva comunicazione FNOMCeO n.88/2014 definiscono criteri scientifici e schematici per la formazione sulle medicine complementari, in particolare agopuntura, fitoterapia e omeopatia (suddivisa in omeopatia, omotossicologia, antroposofia). Queste discipline costituiscono atto sanitario e sono oggetto di attività riservata, perché di esclusiva competenza e responsabilità professionale del medico chirurgo, dell'odontoiatra, del medico veterinario e del farmacista, ciascuno per le rispettive competenze.
Sono stati istituiti, in ottemperanza all'Accordo Stato-Regioni, presso gli Ordini di Medici Chirurghi e Odontoiatri, specifiche Commissioni formate da esperti in queste diverse discipline, che hanno il compito di valutare i titoli necessari per l’iscrizione di medici negli elenchi di professionisti che esercitano specifiche medicine tradizionali/complementari/non convenzionali. Una nota del Ministero della Salute precisa che è la FNOMCeO a definire la composizione e le modalità di funzionamento delle Commissioni ordinistiche che dovranno avere durata quadriennale o comunque coerente con il mandato elettivo del Consiglio dell’Ordine.
La fiducia va conquistata passo dopo passo
Conoscere per stare bene
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