NUTRACEUTICA
E ALIMENTAZIONE
Si diventa ciò di cui ci si nutre e il buon cibo è fondamento della salute e della felicità!
La qualità dei prodotti alimentari, così come l'equilibrio e la varietà della dieta quotidiana, sono essenziali per la salute della persona, fin dai primi mesi di vita. E la dieta della madre è fondamentale dal momento del concepimento a tutto il periodo dell'allattamento.
Il cibo oltre ad essere nutrimento possiede un altissimo valore simbolico sia per quanto riguarda gli aspetti culturali, sia per gli aspetti relazionali e intrapsichici. La convivialità fra commensali e la ritualità collettiva del momento alimentare caricano inoltre il cibo e la sua presentazione di significati psicosociali complessi.
I batteri che ci popolano (microbiota) sono dieci volte il numero delle nostre cellule e i loro geni sono cento volte il numero dei nostri geni: siamo un olobionte: che compagnia! Modulare il nostro microbiota mangiando? Nulla di più potente.
La nutrizione è la scomposizione del bolo alimentare in macronutrienti e micronutrienti utili al benessere dell’individuo, oltre a componenti dietetici bioattivi, ossia nutrienti "non essenziali"a spiccato potere terapeutico, adattogeni, ossia sostanze capaci di aumentare la resistenza e la resilienza dell'organismo agli stress e sollecitare l'omeostasi, antiossidanti, ossia in grado di contrastare l'accumulo di radicali liberi e i danni al DNA. Gli alimenti trasmettono messaggi biochimici, psiconeuroendocrini, immunomodulanti, simbolico-culturali e biologici. Considerando che il mondo esterno viene introdotto nel corpo attraverso il cibo e che la gran parte del sistema immunitario è spalmato intorno al sistema digerente (GALT, gut-associated lymphoid tissue), l'immunomodulazione che il cibo provoca nell'organismo, fin dall'epoca precedente la nascita, è essenziale, se pensiamo che le anomalie del sistema immune possono condurre malattie allergiche, infiammatorie, autoimmuni, reumatologiche e tumorali. La NUTRACEUTICA, erroneamente passata a significare l'insieme di integratori nutrizionali, starebbe proprio ad indicare l'uso terapeutico e preventivo della nutrizione, ossia degli alimenti contenenti i loro composti bioattivi!
I capisaldi della sana alimentazione sono:
- il rispetto della "sacralità" delle materie prime
- il bilanciamento della dieta secondo le esigenze metaboliche
- il ritmo, la divisione e l'orario dei pasti
- la stagionalità degli alimenti
- la varietà alimentare
- la provenienza prossima dei cibi rispetto all'organismo che li deve assumere (filiera corta)
- la scarsa manipolazione industriale e i corretti metodi di conservazione e di elaborazione/cottura delle materie prime
- l'igiene di cucina
- lo stato psicologico in cui vengono consumati i pasti e la convivialità (il valore terapeutico del "mangiare insieme")
- il rispetto delle tradizioni gastronomiche ove possibile
- l'adeguata idratazione
- la corretta masticazione
- la riduzione degli inquinanti ambientali nella scelta degli acquisti e delle processazioni degli alimenti
- la riduzione degli sprechi alimentari
La consapevolezza alimentare passa attraverso la conoscenza almeno sommaria dei macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine), dei micronutrienti (vitamine, minerali e oligoelementi), delle fibre alimentari (solubili e insolubili) e dei probiotici (microorganismi vitali e benefici), tutti elementi importantissimi per creare in concerto l'armonia della salute metabolica e psicofisica dell'individuo. La Commissione sulla scienza degli alimenti funzionali in Europa (FUFOSE) definisce gli alimenti funzionali come quei cibi, consumati come parte del regime alimentare, che hanno "un effetto benefico su una o più funzioni nell’organismo, al di là degli effetti nutritivi, in un modo rilevante per il miglioramento dello stato di salute e benessere e/o per ridurre il rischio di malattia". Non sono pillole, né capsule, né integratori! Non possiamo qui non sottolineare le scoperte scientifiche che hanno confermato il dialogo bilaterale continuo tra i due cervelli (gut-brain axis) dell'organismo: quello nella scatola cranica e quello "spalmato" intorno all'intero tubo digerente, soprattutto nel suo tratto intestinale.
Attenti alle diete da esclusione di alimenti specifici, autoprescritte, improvvisate o incautamente prescritte per "intolleranze" alimentari sospette o presunte! Nei bambini vanno evitate per il serio rischio di carenze nutrizionali! Possono essere diete diagnostiche o terapeutiche utili per poche settimane, ma solo se portate avanti sotto stretto controllo medico specialistico e poi interrotte gradualmente con reintroduzione degli alimenti eliminati. Un esempio: i carboidrati fermentabili non digeriti presenti in frutta e verdura (FODMAPs, fermentable oligosaccharides disaccharides monosaccharides and polyols) sono stati indicati, se assunti in grande quantità, come responsabili della fermentazione batterica che aumente idrogeno, metano ed acqua nell'intestino, potendo provocare sintomatologia con diarrea, flatulenza e dolore, ossia il cosiddetto "colon irritabile", sempre più frequente anche nei bambini. Le evidenze di ridurne l'assunzione anche nei bambini con dolori addominali ricorrenti NON sono ancora sufficienti per effettuare diete di eliminazione selettive, tantomeno protratte.
Volete conoscere le linee guida sulle prime pappe? QUI potete scaricare la CONSENSUS del 2016 sull'alimentazione complementare (quella che si chiamava impropriamente divezzamento) dai 6 ai 24 mesi.
Guardatevi anche il VIDEO DELLE MANOVRE SALVAVITA PEDIATRICHE per evitare le inalazioni accidentali di corpi estranei, potendo così condurre uno svezzamento sereno, sano e sicuro!
NEI BAMBINI
Il latte materno, dove possibile, è l'alimento che deve essere garantito ai bambini come ESCLUSIVO nei primi sei mesi di vita ed importante fino ai 24 mesi. Sottolineiamo qui che è stato osservato come animali quali gli scimpanzé Kanyawara, nel Kibale National Park in Uganda, iniziano lo svezzamento quando il cucciolo riesce a masticare, ossia quando erompe il primo molare, così da trarre il massimo beneficio degli alimenti introdotti. La specie umana ha necessità nutrizionali diverse, che la scienza medica conosce bene, ma dobbiamo riflettere su molte pratiche che non rispettano i ritmi dei lattanti...
Se divezzamento significa togliere un vezzo, un vizio, preferiamo parlare dopo i 6 mesi di alimentazione complementare, che deve prevedere un consumo vario di alimenti, soprattutto di origine vegetale (verdura, frutta, cereali, legumi, acidi grassi insaturi dell'olio extravergine di oliva, quantità moderate di pesce, formaggi, uova, poca carne), per prevenire numerose malattie croniche e degenerative.
Si tratta di educare i bambini alla dieta più sana secondo la scienza: la DIETA MEDITERRANEA. Questa modula il microbiota intestinale, riducendo i batteri patogeni (Firmicutes ed i Bacterioides) e aumentando i Bifidobatteri e gli SCFA (short chain fat acids), indispensabili per la salute, la stabilità e l’equilibrio di un microbiota e quindi di un individuo sano.
Come negli adulti e ancor più importante è ricordare
§ la necessità delle 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura
§ l'opportunità di prediligere proteine di provenienza vegetale a quelle di provenienza animale
§ l'importanza di ridurre gli zuccheri inutili e l'eccesso di cibi raffinati
§ dai 2 anni in poi l'adeguato introito di fibre insolubili (legumi, verdure, carboidrati semiintegrali) con l'alimentazione è il miglior strumento prebiotico per favorire l'eubiosi del sistema digerente, ossia lo sviluppo del microbiota più sano per il bambino, a garanzia di un'equilibrio psicofisico, emotivo e metabolico.
§ tra i danni che una scorretta e disattenta alimentazione può compiere sottolineiamo, oltre agli squilibri nutrizionali, la tossicità profonda degli interferenti endocrini (endocrine disruptors), che specialmente sull'organismo in crescita di bambini e ragazzi possono compiere danni metabolici e cellulari gravi e permanenti.
§ meglio acquistare e consumare prodotti genuini scarsamente manipolati e consumarli freschi, dopo adeguata cottura o processazione gastronomica casalinga.
Ricordiamo che per un buon sistema immunitario dobbiamo cercare:
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la vitamina A nella frutta e nelle verdure di colore arancione o verde scuro e nel tuorlo d'uovo,
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le vitamine gruppo B in cereali, legumi, noci, pesce e frutta secca,
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la vitamina C in peperoni, kiwi, agrumi, ortaggi a foglia verde e pomodori,
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la vitamina E nei semi e negli oli vegetali,
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Calcio, Zinco, Magnesio e altri minerali in legumi, sesamo, tuorlo d'uovo, frutta secca, verdure e avena,
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le fibre insolubili e solubili in verdura, frutta, legumi, cereali integrali e semiintegrali, funghi
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la vitamina D che in realtà è un vero e proprio ormone e che viene prodotta dall'organismo con l'esposizione quotidiana al sole (e in caso di carenza può essere supplementata per bocca, nonostante lo scarso assorbimento orale rispetto a quello cutaneo).
LEGISLAZIONE
Il Regolamento CE 1924/2006 e il Regolamento UE 907/2013 stabiliscono le regole per l’utilizzo delle indicazioni nutrizionali e di salute salute (claims) che possono essere proposte sulle etichette di alimenti e bevade e con la pubblicità. Vanno sempre letti con attenzione i valori nutrizionali, ma più che ai claim pubblicitari va prestata una grande attenzione agli eccipienti, additivi, conservanti, coloranti e addensanti, molti dei quali sono per legge consentiti. Ma decisamente evitabili per quanto abbiamo sopra riportato.
Il Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita (CNBBSV) della Presidenza del Consiglio ha prodotto un rapporto aggiornato sugli interferenti endocrini, definiti secondo la Comunicazione della Commissione Europea 350/2016 e soggetti al regolamento CE n.1907/2006 (REACH) che governa la commercializzazione delle sostanze chimiche in Europa e ne valuta i potenziali rischi.
La direttiva 2002/46/CE, attuata con il D.L. 169 del 21 maggio 2004, definisce infine integratori alimentari i prodotti alimentari destinati a integrare la comune dieta e costituiti da una "fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine o i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate". I cosiddetti nutraceutici in Italia rientrano dunque nella categoria degli integratori alimentari. Per novel food si intendono invece quegli alimenti o ingredienti alimentari per i quali non è dimostrabile un consumo significativo in Europa antecedente al maggio 1997 (Regolamento europeo CE 258/1997), regolamentati dal Regolamento UE 2283/2015.
Il D.L. 10 agosto 2018 regolamenta ulteriormente gli integratori alimentari (probiotici, aminoacidi, creatina, carnitina, coenzima Q10, colostro, flavonoidi, lattoferrina, enzimi e complessi enzimatici, eccetera...) e i preparati vegetali, abrogando il D.M 9 luglio 2012.
L'EFSA (European Food Safety Authority) definisce specificamente gli health claims, ossia le proprietà salutistiche dichiarabili per uno specifico integratore alimentare.
Non esiste ad ora, purtroppo, un esplicito obbligo di legge di dimostrare per gli integratori alimentari commericializzati l'efficacia e sicurezza e di dichiarare le modalità di concentrazione, purificazione e tecnica farmaceutica.