EPIGENETICA?
La nostra storia filogenetica (origine e sviluppo della nostra e di altre specie) è codificata nei nostri geni, ma il determinismo con cui si pensava che il patrimonio genetico generasse una precisa espressione morfologica, funzionale e comportamentale di ogni individuo. Ma il 95% circa del nostro DNA non codifica per specifiche proteine, bensì regola l'espressione dei restanti geni (Gerstein MB, Genome Res 2007;17:669-681). Le malattie cronico-degenerative in drammatico aumento, per esempio, non possono più essere spiegate con il superato paradigma genetico deterministico. I processi cellulari interattivi che sovrintendono alla manifestazione della nostra programmazione genetica sono assai più complessi di come si credeva in passato e sono pesantemente influenzati dall'ambiente. La complessissima rete molecolare che circonda il nostro DNA o genoma è chiamata epigenoma.
L'epigenetica, per usare una definizione di Rudolf Jaenisch, professore di Biologia al MIT a Cambridge, è un meccanismo regolatorio che permette al genoma di integrare segnali intrinseci a segnali estrinseci.
La plasticità di sviluppo cellulare (specialmente neurocellulare) e il fetal programming (programmazione fetale) sono i due concetti che ci permettono di capire come il feto programmi in modo predittivo e adattativo tutte le sue cellule, in base alle stimolazioni ambientelai che riceve:
- nutrizione materno-infantile
- stress materno
- fumo di sigaretta
- inquinanti ambientali
- interferenti endocrini
- radiazioni ionizzanti ed elettromagnetiche (abuso di smatphone e device)
- persino stato emozionale della madre e di chi lo circonda.
Il feto può rispondere ad ogni informazione che gli arrivi dall'esterno; stimoli patogeni o incoerenti tra prima e dopo il parto interferiscono significativamente con lo sviluppo cellulare e possono generare malattie croniche nell'età adulta e persino trasmesse alle generazioni successive, a livello gametico.
Questo spiega la transizione epigenetica, corrispondente all'attuale evidenza sperimentale della teoria DOHaD (Developmental Origin of Health and Disease Theory), che spiegherebbe (Burgio E, JPNIM 2015) l'altrimenti inspiegabile aumento logaritmico di alcune patologie, drammaticamente incrementate negli ultimi anni, senza un correlato genetico tanto rapidamente mutato:
- autismo e disturbi di spettro autistico
- obesità
- tumori
- celiachia
- Alzheimer
- disturbi dell'apprendimendo e del comportamento
NEI BAMBINI
L'epigenetica non è una terapia ma una visione più ampia che comprende e spiega le basi ontogenetiche della PNEI e dimostra l'importanza enorme che hanno:
- la salute psicofisica materna in gravidanza
- la tutela dell'ambiente in cui viene concepito, partorito e cresce il bambino
- la sana alimentazione di mamma e bambino e la loro salute digestiva e intestinale (microbiota)
- il movimento fisico
- l'equilibrio mentale e spirituale, dinamico (miglior omeostasi possibile in base alle condizioni ambientali)
- la capacità di adattamento (resilienza) senza compromettere il benessere di genitore e bambino