LOW DOSE MEDICINE
(oltre l'omeopatia)
L'omeopatia (ὅμοιος, simile e πάθος, sofferenza) usa l'antico principio di similitudine secondo cui il simile cura il simile (similia similibus curentur). Data la naturale inclinazione del corpo all'equilibrio, i sintomi sono l'indicatore per il sistema corpo-mente di riconquistare la salute.
I rimedi omeopatici sono costituiti da diluizioni progressive di una sostanza ricavata da vegetali, animali o minerali. Nei casi delle diluizioni submolecolari sarà una ipotizzata "impronta" energetica della sostanza originaria ad imprimere il messaggio necessario all'organismo. Questo consente un delicato ma profondo effetto che viene ricondotto a meccanismi immunochimici e persino elettromagnetici, impossibili da dimostrare con le metodologie sperimentali attuali.
Nel XIX il medico tedesco Samuel Hahnemann elaborò le basi dell'omeopatia applicando le conoscenze antiche (esplorate già da Ippocrato, Paracelso e Galeno) secondo cui la stessa sostanza che assunta a dosi ponderali può provocare sintomi in un individuo sano, somministrata può guarire un'altra persona affetta dagli stessi sintomi, se diluita in dosi infinitesimali. La tintura madre veniva diluita in fasi successive e sottoposta a succussioni o dinamizzazioni. La diluizione decimale (1:10) è indicata dalla sigla DH, quella centesimale (1:100) dalla sigla CH o dalla sigla K (secondo la tecnica del flacone unico elaborata da S N Korsakov) e quella cinquantamillesimale (1:50000) dalla sigla LM. Generalmente le preparazioni farmaceutiche si presentano in forma di granuli e globuli di saccarosio e lattosio, in gocce idroalcoliche e in sciroppi.
La malattia è considerata risultato dell'interazione tra una causa scatenante chimica, fisica, psichica o ambientale, il corredo genetico dell'individuo e le sue capacità reattive. Nell'Organon di Hahnemann si legge: "Quelle che noi chiamiamo malattie sono in realtà manifestazioni delle perturbazioni del principio vitale, che tenta di spingere l'organismo alla guarigione". Con il rimedio corretto la persona è stimolata a tornare sul proprio percorso verso il benessere, a spesa di effetti collaterali pressoché trascurabili.
Fondamentale nell'omeopatia è la valutazione della costituzione psicofisica del paziente (sulfurica, fosforica, fluorica e carbonica, la più frequente nei bambini piccoli), che determina il terreno su cui si instaura la malattia. La diatesi o miasma dell'individuo (psorica, tubercolinica, luesinica, sicotica) è la predisposizione individuale a determinate patologie. L'omeopatia unicista prevede la prescrizione del simillimum, ossia il rimedio esclusivo per la singola persona, basandosi principalmente sui repertori costituzionali di James Tyler Kent, che elencano i rimedi adatti per ogni sintomo. L'omeopatia pluralista si basa su preparati ad azione sinergica.
L'omotossicologia, codificata nel XX secolo dal medico tedesco Hans Heinrich Reckeweg, nel modernizzare l'approccio omeopatico e avvicinarlo alla scienza moderna ha distinto le diverse entità nosologiche (omotossine o sostanze xenopatogene) in patologie infiammatorie e degenerative: ogni alterazione di organi o sistemi (interessati da una vicariazione progressiva) è correlata con il potenziale reattivo del soggetto in esame. Ad esso corrisponde un certo ventaglio terapeutico omotossicologico, capace di attivare il potere di autoguarigione dell'organismo, ossia di recupero dell'omeostasi mediante vicariazione regressiva.
EVOLUZIONE SCIENTIFICA
L’approccio di ricerca basato finalmente su evidenze scientifiche su basi biochimiche, immunologiche e biologiche molecolari, ha condotto negli ultimi anni dall'omotossicologia e Low Dose Medicine, alle più moderne e rigorose:
- PRM (Medicina Fisiologica di Regolazione) e
- BrSM (Medicina Bioregolatoria dei Sistemi),
discipline costruite sulle più attuali conoscenze di psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI), di cronobiologia (lo studio dei ritmi biologici), di biologia dei sistemi, di epigenetica, delle scienze omiche e dei complessi e interagenti di networks biologici e biopsicosociali.
NEI BAMBINI
§ va ricordato che i rimedi di origine omeopatica non devono ritardare né sostituire l'uso talora indispensabile di farmaci.
§ nonostante la scarsità degli effetti collaterali è sempre meglio affidarsi ad un medico esperto e deontologicamente ineccepibile, evitando qualsiasi estremismo ideologico che ignori le specifiche esigenze del bambino.
LEGISLAZIONE
I rimedi omeopatici sono stati classificati come farmaci dalla Dir. 6-11-2001 n. 2001/83/CE (Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano), entrata in vigore il 18 dicembre 2001 e dalla i farmaci omeopatici sono considerati medicinali e a questi sono equiparati. Sono definiti in base al DL 219/2006 come quei medicinali "ottenuti mediante un processo descritto dalla farmacopea europea o in sua assenza dalle farmacopee ufficiali degli stati membri.”
La legge n.190/2014 ha poi però disposto che, per ottenere un rinnovo dell’autorizzazione alla commercializzazione dei rimedi omeopatici in Italia, il titolare dovesse depositare in AIFA i dossier di registrazione entro il 30 giugno 2017, per garantire consistenti prove di efficacia. Con Legge 160/2019 è stato stabilito il proseguo della commercializzazione per i prodotti interessati da un procedimento di richiesta di AIC depositata all’ AIFA entro il 30 giugno 2017. I rimedi non approvati andranno correttamente smaltiti entro fine 2021.
Nel 2019 anche la Francia ha stabilito che dal 2021 i rimedi omeopatici non saranno più rimborsati dal sistema sanitario nazionale. In Italia non sono mai stati rimborsati ma sono detraibili.
I preparati PRM o BrSM sono classificati come nutraceutici e come tali rispondono a legislazione relativa ad integratori alimentari, che devono rispondere a sicurezza alimentare regolamentata dal Regolamento CE/178/2002, che assicura la qualità degli alimenti destinati al consumo umano, protegge i consumatori da pratiche commerciali dannose o fraudolente e protegge la salute degli animali, delle piante e dell’ambiente.